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In questa sezione viene presentato uno
studio degli effetti prodotti dal tiro catena sull'assetto del
motociclo,in tre condizioni di marcia: |
Effetti del tiro catena sull'assetta |
Richiamo
sulle principali forze agenti sul sistema ruota posteriore-forcellone
oscillante. S = la spinta Ntrasf = il trasferimento di carico T = il tiro della catena Me = il momento elastico della molla della sospensione
La risultante delle forze di
spinta e del trasferimento di carico é inclinata rispetto all'orizzontale
di un angolo
t
detto angolo del
trasferimento di carico . Si definisce invece angolo del tiro catena
l'angolo tra la retta passante per il punto di contatto della ruota
posteriore e il punto A ( intersezione della direzione del forcellone con
la direzione della catena) e il piano stradale orizzontale.
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L'assetto al variare del rapporto del tiro catena |
L'assetto del motociclo, in condizioni di moto stazionario, viene
influenzato dal valore del rapporto del tiro catena.
2.Se R>1 la sospensione posteriore tende a comprimersi, con conseguente abbassamento del retrotreno del veicolo;
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Soluzioni alternative |
Sono stati proposti tre sistemi,
alternativi al sistema tradizionale, di trasmissione del moto dal pignone
alla corona. Due sistemi sono stati proposti da C. Riba Romeva, F.
Ferrando Piera, J.L. Belil Creixell e sono descritti nell'articolo "Effects
of sudden slippage of the driving wheel over a swinging arm in high
powered motorcycles.
Mechanical solutions
to avoid these effects". Catena parallela al forcellone allo scopo di evitare l'insorgere di un momento, tendente ad estendere la sospensione posteriore, durante lo slittamento della ruota posteriore; Forcellone parallelo alla direzione dell'angolo del trasferimento di carico allo scopo di evitare l'insorgere di un momento che tende a comprimere il forcellone durante la ripresa dell'aderenza.
Soluzione teorica ottimale:
Sistema Bilever :
Sistema
Tracklever :
Sistema A.T.K. (Anti-Tension
Kettensystem):
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6 i modelli |
Il motociclo è stato modellizzato a due dimensioni utilizzando il software di simulazione dinamica "Working Model 2D " versione 4.0 di Knowledge Revolution , un software di tipo "multi-body" che ha permesso di realizzare il modello di moto nel modo seguente:
-telaio, di massa equivalente a moto+pilota; Sono stati realizzati sei modelli: -modello con trasmissione tradizionale e R=1 -modello con trasmissione tradizionale e R=0.7 -modello con trasmissione tradizionale e R=1.3 -modello con sistema Bilever -modello con sistema Tracklever -modello con sistema ATK
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Improvvisa chiusura del gas e conseguente decellerazione |
Si può osservare che le sospensioni dotate dei sistemi tradizionali di trasmissione con R=0.7 e R=1.3 vengono rispettivamente mantenute estesa e compressa dalla forza tiro della catena a regime, mentre il sistema tradizionale con R=1 riesce a mantenere pressoché neutro l'assetto del veicolo, confermando quanto detto precedentemente in via teorica. I modelli dotati dei sistemi Bilever e Tracklever mantengono la sospensione posteriore molto compressa a regime, rivelandosi equivalenti a un sistema con R>>1, mentre quello che più si avvicina al comportamento di un sistema con R=1 è il sistema ATK. |
Improvvisa accellerazione con impennamento del motociclo |
La tendenza dei sistemi Tracklever e Bilever a comprimere molto la sospensione posteriore all'aumentare della forza tiro della catena può venire sfruttata favorevolmente per ottenere una moto con una bassa tendenza all'impennamento, come si può vedere dal grafico seguente. Nella seguente animazione si può vedere ancora meglio la più tempestiva ripresa di contatto pneumatico anteriore-terreno di una moto equipaggiata con un sistema Tracklever rispetto ad un sistema tradizionale.
A parità di spinta la moto bianca (Tracklever) impenna prima e si solleva meno della moto viola (tradizionale) . Alla fine della simulazione la ruota anteriore della moto bianca risulta in contatto con il terreno mentre la moto viola risulta ancora impennata. |
Accelerazione relativa con bassa aderenza |
Consideriamo un motociclo che percorre una strada a velocità costante; alla ruota posteriore è applicata una forza di spinta uguale e contraria alla risultante delle forze resistenti. Supponiamo che improvvisamente passi su un tratto di strada a basso coefficiente di aderenza. La figura seguente mostra l'accelerazione verticale relativa tra il forcellone e il telaio che si genera a seguito del passaggio su un tratto di strada con improvvisa diminuzione del coefficiente di aderenza.
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Successione situazioni |
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situazione di regime; il motociclo viaggia a velocità costante. La forza elastica e la risultante delle forze di contatto tendono a ruotare nel verso antiorario il forcellone (estensione rispetto al telaio) mentre la forza tiro tende a ruotare nel verso orario il forcellone (compressione del forcellone rispetto al telaio). I momenti generati sono in equilibrio. |
![]() 2. improvviso slittamento della ruota motrice: La perdita di aderenza annulla la forza di spinta. Le forze rimanenti generano un momento che comprime improvvisamente la ruota posteriore. Il sistema ruota-forcellone non é più in equilibrio. La sospensione subisce una azione impulsiva di compressione. Anche la parte posteriore del telaio subisce un impulso verso il basso. |
![]() 3. La ruota accelera e il trasferimento di carico si annulla. La sospensione tende ad estendersi . Anche il telaio tende ad alzarsi posteriormente, mentre l'avantreno si abbassa. La ruota accelera improvvisamente e la forza reattiva che la ruota esercita sul forcellone, attraverso il perno-ruota, origina un momento che ha come effetto l'estensione della sospensione posteriore e di conseguenza il sollevamento della parte posteriore del motociclo. |
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La ruota riprende improvvisamente aderenza. La sospensione viene estesa improvvisamente. Il telaio è soggetto ad un impulso verso l'alto. |
![]()
Nasce un transitorio che genera una oscillazione di beccheggio del telaio. |
All'improvviso slittamento della ruota motrice sono connessi due fenomeni di instabilità del motociclo. Il primo, il 'pitching', si verifica in particolar modo mentre il motoveicolo sta accelerando ai limiti dell'aderenza. Considerando la forza tiro della catena costante durante l'accelerazione del veicolo, lo slittamento della ruota motrice può generare un fenomeno di oscillazioni del retrotreno; i valori della risultante della spinta e del trasferimento di carico a sua volta oscillano intorno al proprio valore di equilibrio. Questo fenomeno conduce ad una compressione ed estensione del forcellone che può rendere instabile il motociclo. Le fasi principali del fenomeno sono le seguenti:
a) nell'istante del primo slittamento della
ruota posteriore, la ruota motrice accelera.
Più pericolosi sono gli effetti del secondo
fenomeno noto con il nome di 'high sider'. Le fasi sono le seguenti:
a) la moto è in piega e in fase di spinta
la ruota perde aderenza principalmente nella direzione della stessa
spinta. Le simulazioni relative al superamento di un tratto di strada scivoloso hanno dimostrato che i sistemi di trasmissione Bilever, Tracklever e ATK (proposti per ridurre o annullare le sgradite reazioni tipiche di un'improvvisa perdita di aderenza del motociclo) in regime transitorio si comportano come i sistemi tradizionali e quindi non comportano evidenti vantaggi.
Mantenere la catena parallela al forcellone
non comporta quindi un miglioramento tangibile per quanto riguarda le
reazioni del forcellone in fase di slittamento. |
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